Vecchio rimedio… per vecchio problema. Non funziona più!

Per molti anni i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a 12 mesi sono stati una soluzione ai problemi inflazionistici; almeno fino al nuovo millennio un vero toccasana. Bastava acquistare questo semplice titolo del debito pubblico italiano e l’erosione del potere d’acquisto era sconfitta o quantomeno, almeno al lordo di tasse, in buona parte calmierata. Era il classico rimedio della nonna: semplice, immediato e alla portata di tutti.

Da un po’ di tempo non è più così

Prima nel 2008 con la crisi finanziaria mondiale, e poi nel 2011 con la crisi del debito sovrano, la Banca Centrale Europea è dovuta intervenire per salvare dal default alcune istituzioni e alcuni stati membri dell’Unione (tra cui anche il nostro) comprando buona parte del loro debito pubblico. L’imponente volume di acquisto ha schiacciato verso lo zero i rendimenti dei titoli di stato, portandoli per alcuni anni addirittura in territorio negativo.

Fino a qualche mese fa, il fenomeno non era percepito come un vero e proprio problema in quanto, negli stessi anni, l’inflazione era stata pressoché inesistente e l’erosione del potere d’acquisto non era palpabile. Anzi, il ribasso dei tassi aveva impattato naturalmente anche sui mutui rendendoli molto vantaggiosi e portando in secondo piano il costo del finanziamento per l’acquisto di una casa.


Con la fiammata inflazionistica in atto però il problema è ritornato fuori con tutta la sua forza ed importanza con l’aggravante che adesso non si può più contare sul vecchio rimedio… manca l’antidoto e manca già da un po’ di tempo perché analizzando i rendimenti reali di un BOT a 1 anno (cioè rendimento – inflazione) si nota che lo stesso è negativo più o meno già da una quindicina di anni. Se poi vogliamo calcolare anche i costi e le imposte la situazione si aggrava ulteriormente.

Che fare?

“Prevenire è meglio che curare” diceva una vecchia pubblicità di un noto dentifricio. Non esiste uno strumento, un prodotto o una strategia da attuare nell’immediato e all’occorrenza per risolvere il problema dell’inflazione. L’inflazione non si cura dalla sera alla mattina. Il vero antidoto rimane sempre lo stesso: investire la parte di patrimonio che non abbiamo intenzione di impiegare a breve con orizzonti temporali più lunghi in modo da accumulare precedentemente rendimenti che sopperiscano ai momenti di difficoltà come l’attuale.


Serve pianificare, investire con i tempi adeguati e rimanere pazienti in attesa che gli investimenti robusti e con una strategia facciano il lavoro che hanno sempre fatto… le formiche lo sanno bene, qualche cicala lo sta imparando!

CONTATTAMI